Tra i numerosi scaffali dei punti vendita è facile notare la presenza di alimenti sulla cui confezione è riportato: con calcio, fonte di calcio, ricco di calcio.
Sappiamo perché il calcio è così importante per la nostra salute e per quella del bambino?
Numerosissimi sono i compiti che svolge nel nostro organismo: è presente per il 99% nei denti e nelle ossa, dove ha sia funzione strutturale, permettendo resistenza e rigidità, che di riserva poiché può essere liberato per rispondere alle richieste dell’organismo; è fondamentale per la coagulazione, quel processo che riesce a bloccare una perdita di sangue; è un messaggero che permette la comunicazione tra le cellule; è coinvolto nella contrazione dei muscoli e dei vasi sanguigni, nella trasmissione dell’impulso nervoso nel cervello e nel meccanismo di rilascio degli ormoni1.
Tra tutte le funzioni che possiede, sicuramente la più evidente, soprattutto quando si parla di bambini, è quella legata allo sviluppo osseo. Infatti, il calcio contribuisce, ed è necessario assieme alla vitamina D, per la normale crescita e per lo sviluppo delle ossa in bambini e adolescenti e il fabbisogno di questo minerale viene proprio definito alla luce di questa importante funzione2,3. Le fasi della vita in cui il fabbisogno di calcio è massimo sono rappresentate dalla prepubertà e pubertà, ovvero i momenti in cui l’adolescente va incontro ad un notevole aumento della velocità di crescita1.
Quali alimenti scegliere per consentire un’assunzione adeguata di calcio da parte del bambino?
Il latte e i suoi derivati sono gli alimenti più ricchi di calcio: ad esempio, due porzioni di latte/yogurt da 125 g riescono a coprire più di 1/3 del fabbisogno giornaliero di calcio di un bambino di età 2-6 anni. Considerando invece i formaggi, il quantitativo di calcio è massimo in quelli stagionati (grana, parmigiano, pecorino) e mediamente stagionati a pasta dura (groviera e fontina) e si riduce nei formaggi freschi (caciottine e mozzarelle), pur conservandone una buona quantità1.
Il latte e i suoi derivati risultano, quindi, la principale fonte di calcio nella nostra dieta4. Rispetto ad altre fonti secondarie (cereali e derivati, verdura e ortaggi e acqua), è importante considerare anche qualche altro aspetto: l’assorbimento del calcio sembra facilitato in presenza di lattosio e proteine del latte mentre viene inibito in presenza di alcuni composti contenuti in spinaci, pomodori e bietole, in cereali integrali e legumi, frutta secca e frutta fresca1.
BIBLIOGRAFIA
1. Società Italiana di Nutrizione Umana (2014). Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed Energia per la Popolazione Italiana. IV Revisione.
2. European Food Safety Authority (EFSA). (2008). Calcium and vitamin D and bone strength‐Scientific substantiation of a health claim related to calcium and vitamin D and bone strength pursuant to Article 14 of Regulation (EC) No 1924/2006‐Scientific Opinion of the Panel on Dietetic Products, Nutrition and Allergies. EFSA Journal, 6(10), 828.
European Food Safety Authority (EFSA). (2016). Calcium and contribution to the normal development of bones: evaluation of a health claim pursuant to Article 14 of Regulation (EC) No 1924/2006. EFSA Journal, 14(10), 458.
4. Sette, S., Le Donne, C., Piccinelli, R., Mistura, L., Ferrari, M., & Leclercq, C. (2013). The third National Food Consumption Survey, INRAN-SCAI 2005–06: major dietary sources of nutrients in Italy. International Journal of Food Sciences and Nutrition, 64(8), 1014-1021.
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